Contenuti della guida:
Caratteristiche del biancospino
La pianta del biancospino fa parte della famiglia delle Rosacee, il suo nome scientifico Crataeugus Oxiacantha trae origini dal greco ( Kràtos: forza, Oxùs: aguzzo, àxantha: spina) dato da Teofrasto, antico scienziato greco, per via della robustezza e durezza del legno; in antichità, veniva spesso usato per delimitare e proteggere le proprietà familiari o i terreni, date le sue spine lunghe pungenti, i greci lo usavano per adornare gli altari nelle cerimonie nuziali, alcune antichissime leggende pagane e cristiane attribuiscono a questa pianta un valore mistico e divino, associandola alla dea della primavera e della fertilità e al Cristo Gesù.
Il biancospino cresce naturalmente nel bacino mediterraneo e in tutta l’Europa, lo si può trovare sia sotto forma di cespuglio che di alberello, molto longevo può raggiungere i 500 anni di età; il fusto è rivestito da una corteccia grigia per diventare con il passar del tempo di color marrone, la sua altezza può arrivare fino ai nove metri.
I rami sono spinosi, le foglie verdi brillanti hanno bordi dentati e lunghi piccioli, i fiori sono piccoli a cinque petali, e possono essere sia bianchi che rosati, i frutti sono delle bacche carnose di colore rosso; la fioritura vera e propria avviene a maggio: i fiori e le foglie vengono raccolti ad aprile mentre i frutti a fine estate, la semina si compie a fine inverno, inizio primavera.
Proprietà e componenti
Il biancospino è la pianta amica del cuore per eccellenza, dato la sua spiccata azione cardioprotettiva: rafforza il cuore e ne regolarizza il ritmo, dilata i vasi coronarici, ottimo equilibratore della pressione sanguigna ha la capacità di alzarla quando è bassa e di abbassarla quando è alta; la sua qualità di equilibratrice è indicata anche, nella cura della stanchezza generale, apatia ed iperattività; efficace negli stati di ansia e nervosismo risulta un ottimo ansiolitico naturale.
Principali elementi
Flavonoidi: rutina, vicemina, iperoside, vitexina, quercetina
Acidi fenolici: cloro genico e caffeico
Olii essenziali
Acido ascorbico: vitamina C
Colina
Tiramina
Tannini
Sali minerali
Grazie all’azione sedativa dei flavonoidi e tannini è anche un valido alleato contro l’insonnia e palpitazioni, agendo sul sistema nervoso centrale migliora la qualità del sonno e riduce lo stato della di tensione, tra le varie proprietà da non dimenticare il suo contributo curativo benefico contro i crampi, l’invecchiamento, l’arteriosclerosi e inoltre riduce il livello del colesterolo.
Modi di utilizzo del biancospino
Per utilizzare al meglio i benefici del biancospino si possono assumere degli infusi, di facile preparazione, o utilizzare gli estratti secchi, tinture madri o sciroppi, reperibili nelle migliori farmacie ed erboristerie.
Gli ingredienti per un buon infuso contro ipertensione, insonnia e palpitazioni, sono: 4 o 5 grammi di fiori freschi o secchi di biancospino e mezzo litro d’acqua, inserire i fiori in una tazza d’acqua bollente e far riposare almeno per 18 minuti e poi filtrare; questo infuso può anche essere impiegato come un’alternativa al colluttorio, mediante sciacqui e gargarismi, date le proprietà antinfiammatorie sulle gengive e mucose della bocca.
Questa preziosa pianta officinale viene anche utilizzata nel campo della cosmesi naturale: nella preparazioni di creme per il viso per pelli grasse ed impure, grazie alle sua azione astringente e normalizzante della cute.
Effetti indesiderati
Sono rari, da usare comunque con cautela, in caso di gastrite ed ulcera peptica per evitare possibili disturbi allo stomaco.
Controindicazioni
Gravidanza, allattamento, prudenza per pazienti affetti da gastrite, ulcera peptica e nel caso di bradicardia: frequenza cardiaca inferiore ai 60 battiti al minuto.
Interazioni
Interferisce l’azione dei farmaci betabloccanti e potenzia l’effetto della pianta officinale Digitalis purpurea, o digitale, sul cuore.
Dose consigliata
Dalle tre alle cinque tazzine al giorno d’infuso, in tintura madre: 20 – 40 gocce tre volte al dì, in estratto secco dai 2 ai 4 opercoli al giorno, osservando il parere del farmacista.