Teorizzata dall’italiano Mario Todisco, specializzato in neurochimica del comportamento alimentare, la cronodieta si basa sui principi della cronobiologia. Per cronobiologia si intende quella branca della scienza che si occupa delle variazioni delle funzioni e dei parametri biologici, in base ai ritmi temporali. Basandosi su questi postulati, il medico italiano ha ipotizzato che il bioritmo sia in grado di influire sull’assorbimento dei principi nutritivi.
Tale regime, quindi, si fonda sull’assunzione di determinati alimenti in determinati momenti della giornata; questa distribuzione dovrebbe permettere di perdere peso e di migliorare il proprio benessere.
Un esempio di ciò è il fatto che i grassi ingeriti la mattina si trasformano in energia, mentre quelli assunti di sera vengono immagazzinati.
Inoltre, dalla cronobiologia si è evinto il fatto che sono necessarie 3 o 4 ore di pausa tra un pasto e l’altro per favorire una corretta digestione.
Un altro fattore che influisce sulla perdita di peso è la risposta ormonale degli organismi, durante l’assunzione di cibo; questa risposta influisce sul metabolismo.
Nello specifico, esistono ormoni che favoriscono l’accumulo di grassi, mentre altri lo contrastano, perciò è importante riuscire a stimolare quegli ormoni che permettono di bruciare i grassi.
Dunque, per fare in modo che la cronodieta sia davvero efficace, bisogna tenere in considerazione i livelli ormonali fisiologici, diversi per ognuno. Alcune persone, infatti, tendono a produrre ormoni in eccesso, mentre altre in difetto, perciò non tutti possono seguire lo stesso regime alimentare.
Opinioni sulla cronodieta
Ad ogni nuova dieta, il mondo della medicina si esprime sui presunti effetti generati dal nuovo regime alimentare.
La medicina è piuttosto scettica nei confronti della cronodieta, considerata più come una linea guida per l’alimentazione, perché non basata su assunti provati scientificamente. Inoltre, non convince la sua rigidità di orari, che potrebbe creare problemi a coloro che hanno turni di lavoro e non possono mangiare in qualsiasi orario del giorno e della notte. Poco indicata anche per gli sportivi, che hanno bisogno di ingerire carboidrati anche di sera, pratica vietata da questa dieta.
La cronodieta convince poco anche dal punto di vista psicologico, in quanto per alcuni potrebbe essere poco appagante dover sempre mangiare carboidrati a pranzo e proteine a cena, senza grandi libertà di scelta.
Per alcuni, seguire questo regime potrebbe comportare il rischio di incorrere in un’ortoressia, cioè una preoccupazione eccessiva verso la propria alimentazione, un’attenzione quasi patologica.
Infine, i nutrizionisti ricordano che il bilancio calorico giornaliero si ricava dalla differenza tra quanto viene ingerito e quanto viene bruciato, perciò non influisce il momento in cui si mangia, ma quanto e cosa si mangia.
In generale, rivolgersi al medico dietologo prima di intraprendere questa o qualsiasi altra dieta, per non rischiare di seguire regimi alimentari poco bilanciati.