Abbiamo parlato spesso di infusi e tisane come via preferenziale per assumere le erbe che tanto fanno bene all’organismo.
C’è da dire che se piacciono, tutto di guadagnato, nel senso che si prendono due piccioni con una fava e si aiuta il corpo senza grandi sacrifici; nel caso invece in cui il sapore delle erbe allo stato puro non sia di proprio gradimento, la questione si complica, perchè lo sforzo di volontà è doppio.
Insomma, è estate, fa caldo, ma noi affrontiamo coraggiosamente una tazza di tisana fumante pur di ottenere benefici, e già questo è abbastanza: se poi il sapore neanche ci garba, inizia a diventare difficile.
Ecco allora qualche piccolo espediente per rendere la circostanza meno sgradevole.
Zucchero. Di latte, raffinato o grezzo: in tutte le modalità è adatto appunto ad addolcire, a mitigare il sapore forte di alcune erbe; in caso di iperglicemia o di problemi di linea, vanno bene le compresse di saccarina o altri tipi di dolcificante.
Miele. Come noto, contiene zuccheri e principi naturali, il che lo rende particolarmente adatto a quei preparati di erbe che hanno finalità emollienti e lenitive.
Liquirizia. Non tutti lo sanno, ma la liquirizia, che certamente non è famosa per la sua dolcezza, stempera i sapori troppo forti, quelli di elevata intensità e lunghezza. Si può aggiungere in forma di succo, di estratto, di piccoli pezzetti, o di radice sminuzzata, il risultato non cambia.
Varie. La menta, il timo, la salvia, la cannella, il rosmarino, la scorza di agrumi, sono utili in egual misura per migliorare l’aroma dell’infuso, che magari in forma pura non è sempre dei più gradevoli.
Insomma, unire l’utile al dilettevole è possibile.