Tutti lo conoscono per la sua presenza nella birra, che deve appunto al luppolo il suo colore chiaro e il caratteristico sapore.
Quello che non tutti sanno è che questo rampicante che non vanta nobili natali visto che tende a crescere nei cespugli e nelle siepi, possiede invece delle proprietà non irrilevanti per la loro azione sul sistema nervoso e sulla sfera sessuale.
Per quanto riguarda il sistema nervoso, il luppolo si pone come sedativo, a tal punto che aiuta in certa misura a prendere sonno, come potrebbero forse testimoniare quanti escono la sera per “una (due…) birretta” e una volta a letto crollano come ghiri.
Sempre in veste sedativa, il luppolo è di supporto per i disturbi dell’area genitale ed ormonale delle donne, poichè riesce ad intervenire sui dolori che caratterizzano la sindrome pre-mestruale, nonchè sulla fase vera e propria del ciclo mestruale, nonchè sui disturbi legati all’ingresso e al transito nella menopausa.
E ancora, come calmante, agisce sulle infiammazioni cutanee, rispetto alle quali è particolarmente efficace se utilizzato in forma di crema o comunque di preparati specifici per lenire e calmare l’infiammazione.
Sul fronte opposto della calma, da non dimenticare che secondo un’antichissima tradizione, il luppolo esercita un potere afrodisiaco indirizzato nello specifico alle donne: se ad oggi sappiamo che il luppolo interviene sugli ormoni stimolando l’attività riproduttiva, allora si riteneva che stimolasse gli istinti sessuali, per cui circolavano leggende ardite sulle giovani donne che si dedicavano alle raccolta del luppolo durante lunghe passeggiate nei boschi.
Quale che ne sia la finalità, il modo migliore per utilizzare il luppolo rimane la tisana, da realizzare con l’estratto acquistato in erboristeria o con le bustine già pronte. Si lascia in infusione per un minimo di 10 minuti, facendo attenzione a non usare più di 1 cucchiaio di luppolo per ogni tazza di acqua, e poi si beve caldo o freddo, in base ai gusti.
Per massimizzarne gli effetti sedativi, si può aggiungere all’infuso tiglio, melissa o lavanda.