L’artemisia è una pianta che offre, come dire, soluzioni per una serie di disturbi che in estate risultano ancora più fastidiosi che nel resto dell’anno, perchè meno sopportabili a causa del caldo o durante una vacanza.
Parliamo ad esempio della digestione e dei dolori mestruali.
Se la digestione è lenta o difficile, possiamo aiutarla appunto con l’artemisia, che sotto forma di tisana può rappresentare un valido aiuto. La tisana può essere assoluta, nel senso che si prepara esclusivamente con l’artemisia, con il fai da te o acquistandola già pronta in erboristeria. Oppure la tisana può essere mista, nel senso che oltre all’artemisia contiene altri ingredienti che in qualche modo ne completano ed integrano gli effetti.
Ad esempio, a fronte di un dosaggio di artemisia pari a 30 gr, dopo averla messa a bagno nell’acqua per alcune ore, si può integrare con un 1 bicchiere di vino bianco, da lasciar macerare insieme all’artemisia per un altro paio d’ore. A questo punto si filtra e si beve una tazza di tisana dopo mangiato, preferibilmente la sera.
Se invece si vuole utilizzare l’artemisia per attenuare i dolori legati al ciclo mestruale, va assunta senza aggiunte, perchè contiene in sè le proprietà necessarie per rendere meno intensi o comunque più tollerabili. Ci riferiamo tanto ai fastidi del periodo pre-mestruale quanto a quelli tipici che possono presentarsi (per fortuna non a tutte) durante il ciclo vero e proprio.
In questo caso, quando lo stomaco è stretto da una morsa grazie alle ‘rosse’, si mette a bollire una bustina di tisana all’artemisia, oppure 10 gr se si preferisce prepararla da sè, e si beve quando se ne avverte la necessità. Ovviamente ci sono dei limiti a cui attenersi, non è che ogni volta che si ha fastidio ci si può ‘consolare’ con una tisana all’artemisia: il limire massimo è di tre tazze al giorno, non di più.