La sauna è ormai una pratica molto diffusa, tanto che anche nelle palestre più piccole ce n’è una annessa allo spogliatoio.
Ma fa bene o fa male? Se fatta con criterio, senza eccedere con la temperatura e con il tempo di permanenza, è una pratica di benessere come tante altre.
La più famosa e diffusa è la sauna finlandese, che contempla una apposita cabina di legno provvista di panche in cui la temperatura varia tra i 60 e i 100°C e il tasso di umidità ta il 10 e il 20%.
Dato che l’aria è molto secca, la permanenza di una persona in un ambiente di questo tipo non deve superare il limite massimo di 20 minuti, anche perchè dopo pochi minuti si iniziano già ad avvertire i benefici effetti della sudorazione.
Per sudare di più e più velocemente, si deve aumentare l’umidità tramite una maggiore quantità di vapore: a tal fine c’è un braciere con delle pietre bollenti sulle quali versare dell’acqua, al fine appunto di far sprigionare vapore.
Di certo la sauna non è per tutti, bisogna avere il cuore e la pressione a posto, per cui è indispensabile consultare il medico prima di fare la sauna, anche se “solo per 5 minuti” perchè l’impatto con l’ambiente non è facile e soprattutto non sopportabile se non si gode di ottima salute.
Inoltre non è il caso di buttarsi subito per lungo tempo al massimo della temperatura: le prime volte l’accesso graduale consente di capire come affrontare l’esperienza e il livello di sopportazione rispetto alla stessa. Si può anche uscire per un attimo, fare una veloce doccia tiepida, riprendersi un pochino e poi rientrare.
E poi bisogna bere quando si esce. Tanta acqua, meglio se naturale, succhi di frutta non zuccherati o una tisana.