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Prodotti per la protezione solare: cosa contengono?
Il sole è sempre “amico” della nostra salute? Dipende da come lo si prende e per quanto tempo. A piccole dosi e con un’esposizione corretta, il sole aiuta l’organismo, in particolare per la produzione di vitamina D. Tuttavia, quando si esagera o non si utilizzano le necessarie precauzioni, i benefici possono trasformarsi in danni. Infatti, i raggi solari possono nuocere alla pelle sino a causare ustioni, eritemi o favorendo nel tempo lo sviluppo di tumori.
Ecco perché è fondamentale utilizzare i prodotti per la protezione solare che rappresentano gli alleati più potenti per mantenere la cute sana e difesa. L’industria cosmetica ha lavorato e continua a lavorare alla messa a punto di prodotti innovativi che siano sempre più efficaci e consentano di stare al sole in “tutta sicurezza” e migliorando al contempo il loro piacere d’uso.
Come funzionano
L’abbronzatura è causata solo da una piccola parte delle radiazioni solari che raggiungono la pelle: i raggi UV (radiazioni ultraviolette) che sono in grado di stimolare la melanina. I prodotti per la protezione solare sono studiati per proteggere la pelle proprio dall’esposizione a questo tipo di raggi solari attraverso la presenza dei filtri UV.
I filtri UV sono sostanze chimiche che hanno la capacità di filtrare i raggi ultravioletti dannosi, contrastando gli effetti nocivi di queste radiazioni. Esistono essenzialmente due tipi di filtri: quelli sintetici o organici che assorbono la luce UV, e i filtri minerali o inorganici che invece riflettono le radiazioni UV. Questi due tipi di filtri possono anche essere usati in combinazione in uno stesso prodotto.
I prodotti per la protezione solare, come tutti i cosmetici, sono regolati dalla legge italiana sui cosmetici e successive modifiche, che recepisce in Italia la direttiva Europea. Questa legge, però, non è l’unico riferimento normativo. Nel 2006, infatti, la Commissione Europea ha pubblicato una “Raccomandazione sull’efficacia dei prodotti per la protezione solare e sulle relative indicazioni” con l’obiettivo di fare chiarezza in questo campo e di semplificare le scelte dei consumatori, rendendo più uniformi e semplici le indicazioni presenti sull’etichetta dei prodotti solari. Questa Raccomandazione è stata accolta con favore ed attenzione dall’Industria Europea, che si è subito impegnata per applicarla ai prodotti che progressivamente vengono immessi sul mercato. Oggi la stragrande maggioranza dei prodotti solari disponibili già rispettano le indicazioni fornite nella Raccomandazione europea.
Ecco i punti principali previsti dalla Raccomandazione, che fornisce definizioni precise
In questo documento, innanzitutto, si fornisce una definizione precisa di prodotto per la protezione solare, inteso come “qualsiasi preparato (quale crema, olio, gel, spray) destinato a essere posto in contatto con la pelle umana, al fine esclusivo o principale di proteggerla dai raggi UV assorbendoli, disperdendoli o mediante rifrazione”.
La Raccomandazione dà una serie di indicazioni sulla protezione, le precauzioni d’impiego e le istruzioni per l’uso dei solari, come:
– specifica che i prodotti solari dovrebbero proteggere sia dai raggi UVB sia dai raggi UVA;
– stabilisce che non possono essere usate (in etichetta, sulla confezione o sul contenitore) diciture come “schermo totale” o “protezione totale”, che lasciano presupporre una protezione del 100% dai raggi UV, oppure “prevenzione per tutto il giorno”, che fanno pensare che non sia necessario riapplicare il prodotto. Infatti, si tratta di informazioni non veritiere;
– chiarisce che sulla confezione dovrebbero essere riportati consigli sulle precauzioni da adottare in aggiunta all’uso di prodotti solari (come non rimanere esposti al sole troppo a lungo) e istruzioni d’uso (come applicare il prodotto prima dell’esposizione e riapplicarlo con frequenza).
Secondo il documento europeo, le indicazioni relative all’efficacia dei solari dovrebbero essere semplici e chiare. In primo luogo, si afferma che l’efficacia dei prodotti per la protezione solare dovrebbe essere indicata sull’etichetta mediante diciture come bassa, media, alta e molto alta protezione. Ogni categoria dovrebbe equivalere a un intervallo preciso di gradi di protezione contro i raggi UVA e UVB. Inoltre, si dice che la molteplicità di numeri utilizzati sulle etichette per indicare i fattori di protezione solare, i cosiddetti SPF (dall’acronimo inglese, Sun Protection Factor) , dovrebbe essere ridotta e semplificata.