Il tarassaco è una pianta erbacea alta fino a 50 cm, con una radice lunga e carnosa e le foglie disposte in una rosetta basale, profondamente incise e dentate o lobate. I fiori, che sbocciano da marzo a novembre, sono grandi capolini solitari di colore giallo-oro, sostenuti da lunghi peduncoli e i frutti, chiamati soffioni, sono composti da piccoli semi sorretti da un paracadute di peli bianchi detti pappo.
E’ una delle erbe più note e diffuse sul territorio italiano, dal mare alla montagna, in tutti i prati e lungo i sentieri, e viene utilizzata da sempre nella cucina come nella farmacopea popolare. Le foglie del tarassaco si consumano fresche ad uso alimentare e si essiccano per la conservazione, anche se si trovano per tutto l’anno. Le radici si utilizzano fresche per estrarne il succo e si conservano in vasi di vetro previa essiccazione in luogo ventilato, dopo essere state lavate e tagliate a pezzi.
Le proprietà del tarassaco sono numerose: colagogo, depurativo, diuretico, lassativo e tonico. Niente male per una pianta dall’aspetto delicato, con il suo colore giallo e i soffioni.
Ad uso interno, come verdura, succo o decotto di radici disintossica l’organismo, depura il fegato e i reni stimolando le secrezioni biliari, abbassa il tasso di colesterolo nel sangue ed è utile in caso dii calcoli, gotta, stitichezza e dolori reumatici. Consumare foglie fresche di tarassaco è indicato nel caso in cui si segua una cura disintossicante, ma anche una cura ricostituente in periodi di debolezza psicofisica.
Ad uso esterno, applicare il succo sulle verruche e aggiungere il decotto o l’infuso della pianta all’acqua per bagni alle gambe affette da vene varicose. Il succo del tarassaco è inoltre utile per schiarire macchie della pelle ed efelidi, mentre con il decotto si possono fare impacchi per tonificare la pelle del viso e migliorarne il colorito.
Le foglie fresche del dente di leone si consumano crude o cotte come verdure, soprattutto nelle insalate, ma neanche le altre parti della pianta vanno sprecate. I boccioli del tarassaco, infatti, sono buoni fatti macerare sottaceto come i capperi, mentre le radici si possono consumare anche fresche, magari addolcite con il miele.