L’alcol fa male in gravidanza
Niente alcol e fumo sono i divieti più comuni, e i primi che vengono fatti. Del resto, quando una donna è incinta deve pensare prima a nascituro che a se stessa, e il processo inizia proprio da qui. Si fumava? Bisogna smettere, anche se alcuni medici permettono di continuare a fumare un numero limitato di sigerette. Si beve? Bisogna smettere, anche se alcuni dicono che mezzo bicchiere di vino al giorno non faccia nulla.
Se per il fumo esistono delle certezze, nonostante le diverse scuole di pensiero, per quanto riguarda l’alcol non è noto quale sia il quantitativo che effettivamente fa male al bambino. Si sa che non è positivo e per questo, in attesa di fare nuove scoperte e ampliare le conoscenze della comunità scientifica, si mettono le mani avanti e si vieta del tutto.
Ovviamente non è il caso di allarmarsi se si scopre di essere incinta al secondo mese e nelle settimane precedenti si è bevuto qualcosa. L’importante è smettere e continuare attenendosi alle indicazioni del ginecologo. Le conseguenze per il bambino potrebbero essere molto gravi, in particolare rispetto a una sindrome molto grave dal nome FASD – Disturbo dello spettro fetale alcolico. Già il nome fa paura, e così deve essere per le future mamme se per caso tendono a cadere in tentazione. Si tratta di una serie di patologie fisiche e neurologiche correlate appunto al consumo di alcol nel corso della gestazione.
Per proteggere il più possibile il bambino ed evitare di creargli problemi e complicazioni, non si deve far nulla di più che bagnarsi le labbra a Capodanno o per una festa importante. Si rivedrà l’alcol dopo l’allattamento, quindi è bene mettersi l’anima in pace.
In pizzeria si può gustare una buona margherita accompagnandola con l’acqua invece della birra, perchè il bambino sicuramente non gradisce il sapore del luppolo. Meglio orientarsi su prodotti leggeri e naturali, sempre facendo riferimento al medico visto che anche le erbe sono soggette a restrizioni quando una donna è incinta.