La fitoterapia cura le malattie attraverso le piante, semplicemente.
In questo senso, si può affermare che esista da sempre, se è vero che gli uomini di Neanderthal venivano sepolti con piante tepeutiche (una per tutte, la liquirizia) e in Egitto, Assiria e Grecia già in epoca antica erano conosciute le proprietà medicamentose di molte piante. Per non parlare dell’area orientale, perchè le medicine cinese, araba e tibetana usavano già il papavero come analgesico…insieme a diverse altre erbe.
In Italia lo studio delle erbe applicate alla salute viene condotto per la prima volta all’università di Salerno, ma per secoli la fitoterapia è stata considerata una sorta di arte magica, ed è solo nel secolo scorso che le viene riconosciuta la dignità di medicina alternativa.
Oggi è accertato che i principi attivi di piante ed erbe e le molecole dell’organismo umano hanno una struttura similare, in quanto condividono la medesima discendenza da un punto di vista evoluzionistico e in tal modo le prime possono agire sulle seconde.
La fitoterapia non mira a sostituirsi alla medicina tradizionale, bensì a rappresentare un’alternativa ad essa, nella misura in cui si basa su un approccio diverso allo studio delle malattie, un approccio in cui l’individuo è considerato nella sua interezza, non solo in base al preciso disturbo da curare e alla specifica parte cui dedicarsi.
Le piante vengono studiate dal punto di vista dei principi attivi che contengono, dei meccanismi con cui agiscono, degli eventuali effetti collaterali. Il mondo della natura è analizzato erba per erba e rappresenta a tutti gli effetti la base della farmacologia tradizionale, che si basa sulla sintesi e non esclude affatto le piante. La differenza è che a fitoterapia rispetta il fitocomplesso della pianta, ossia tutte le sostanze che questa contiene, perchè ognuna è non solo utile ma indispensabile per esplicare l’azione terapeutica.
E’ bene tener presente che, per quanto ‘naturali’, i farmaci fitoterapici sono vere e proprie medicine e in tal senso vanno assunte secondo controllo medico, assolutamente non in modo arbitrario. L’acido acetilsalicilico che è l’elemento di base dell’aspirina si trova nella corteccia del salice, quindi è ad ogni eggetto naturale, però in dosi eccessive risulta nocivo.
Se ci si attiene al concetto di fitoterapia come scienza che studia da una parte le proprietà officinali delle piante e dall’altra l’utilizzo dei medicamenti vegetali per curare le malattie, è possibile accostarsi ad essa nel modo migliore, considerandola una medicina diversa dalla tradizionale, ma ugualmente valida e ugualmente piena di limiti.